#LASCUOLANONSIFERMA: L’IC CAPRARO DI PROCIDA RICORDA LE VITTIME DELLA MAFIA CON UN VIDEO (A DISTANZA)

Rimodulazione dei programmi, didattiche specifiche per alunni con bisogni speciali e tablet per tutti: è attraverso questi strumenti che l’Istituto Comprensivo Capraro di Procida si è adattato velocemente alla situazione determinata dalla crisi sanitaria nazionale ed è diventato una delle scuole più “vive” di Napoli e della Campania. L’Istituto, infatti, rientra tra le scuole italiane “segnalate” sul proprio portale web dal ministero dell’Istruzione per le iniziative meritevoli poste in essere in questo periodo nell’ambito della didattica a distanza.

Nonostante le difficoltà materiali e il momento, infatti, nelle primissime fasi dell’emergenza, quando ancora non era abbastanza chiaro che cosa bisognava fare e soprattutto in che modo all’interno del contesto scolastico, l’IC Capraro è riuscito ugualmente a realizzare un’iniziativa importante e cioè la commemorazione delle vittime delle mafie attraverso la lettura a distanza dei nomi da parte degli studenti collegati via web. “Dopo un iniziale momento di smarrimento – scrive sul sito dell’istituto scolastico la dirigente Rossella Salzano – l’intera comunità scolastica ha lavorato per garantire il necessario supporto tecnico e consentire in tempi brevi un nuovo contesto di insegnamento/apprendimento. Quello che siamo riusciti a fare il 21 marzo scorsocontinua la dirigenteè un esempio di come sia stato possibile superare velocemente le difficoltà logistiche e raggiungere l’obiettivo attraverso la volontà e la cooperazione tra tutti gli attori coinvolti. Questo ci ha permesso di realizzare una sorta di vicinanza affettiva di cui la scuola farà tesoro anche quando questa emergenza sarà finita”.

Dalla crisi, infatti, devono nascere anche e soprattutto opportunità di cambiamento. Ne è convinta la dirigente della scuola procidana, che assicura: “Bambini e ragazzi stanno rispondendo molto bene a questo tipo di didattica anche perché, suppongo, si avvicina di più al loro mondo di nativi digitali al quale tutti ci stiamo finalmente approcciando. Mi auguro che questo auguro sia solo l’inizio di una svolta che possa determinare una virata nel nostro orizzonte educativo”.