Abbiamo raccolto e sintetizzato alcune regole e codici di comportamento da seguire nell’utilizzo di chat di classe e social, emersi dall’intervista de Il Messaggero di Raffaella Troili ad Agostino Ghiglia, componente del Garante per la protezione dei dati personali. Ecco come utilizzarle nel rispetto della privacy dei minori:
- le chat di classe vanno usate con rispetto e attenzione, e non come sfogo, racconto. Tutto ciò che riguarda alunni e figli va messo in rete con cautela, minimizzando le informazioni, fornendo solo quelle utili.
- Se si intende condividere su internet o sui social (chat comprese), è necessario avere il consenso dei genitori degli altri minori che appaiono nelle immagini. Ciò che viene pubblicato online o condiviso nelle chat, infatti, rischia di andare fuori controllo. E questo vale maggiormente nel caso di minori.
- Il genitore informato della foto diffusa del figlio potrebbe chiedere al Garante di aprire un’istruttoria e far comminare sanzioni anche pecuniarie, per diffamazione o indebito trattamento di dati personali.
- Neppure i voti degli scrutini devono uscire dall’ambito della scuola, come non vanno esplicitate le condizioni di particolare fragilità di un minore.
- Se un ragazzo commette un reato, questo potrebbe diventare un fatto pubblico. Ma non è diritto di chiunque non abbia il dovere di giornalista, quello di diffondere la notizia.
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Di seguito, alcuni link utili: