KUNG FU E ALTA SARTORIA ALL’ITI LEONARDO DA VINCI DI NAPOLI

KUNG FU E ALTA SARTORIA ALL’ITI LEONARDO DA VINCI DI NAPOLI

Un’ex fabbrica di tessuti trasformata in fucina di stilisti e aspiranti Bruce Lee: è tutto vero e succede nel cuore di Napoli, nei vicoli tra piazza Garibaldi e piazza Nazionale, nelle aule dell’Istituto Tecnico Industriale “Leonardo Da Vinci”.

 

E’ qui, tra i telai storici del museo tessile e le aule di ginnastica che gli studenti del Da Vinci riescono, attraverso i moduli di “Scuola Viva”, a trasformare i sogni in realtà. Come Vittorio, che a soli 15 anni, seguendo il modulo pomeridiano di Kung Fu, ha trasformato in realtà (e in medaglie) il sogno di diventare come Bruce Lee. “Da piccolo, quando guardavo Bruce Lee nei film, dicevo “Ma cosa fa quell’uomo?!” e poi ho scoperto che era il Kung Fu. L’ho seguito durante i corsi di Scuola Viva e poi in palestra. A luglio ho partecipato ai campionati mondiali in Cina e sono arrivato secondo. Anche se non è un primo posto per me è un grande successo. La prossima medaglia, se la vincerò, la dedicherò a Scuola Viva”.

“Visti i risultati raggiunti dai nostri allievi, arti marziali per noi è un fiore all’occhiello ma un’altra particolarità di Scuola Viva è che ci ha permesso anche di esaltare il nostro tecnico/tessile” racconta Pasquale Longo, responsabile di “Scuola Viva” per l’Iti Da Vinci. “Con la libertà didattica che ne consegue – spiega il docente – nel laboratorio tessile abbiamo unito una parte tecnica e una parte più creativa, pratica, esaltando la nostra storia che è evidente non solo dai laboratori ma anche dal museo tessile che è ogni anno visitato da centinaia di persone”. E a sentire i ragazzi, l’obiettivo è stato pienamente raggiunto. “Non ero appassionata di cucito e di moda prima di partecipare a questo corso  – ammette Francesca -; la cosa più difficile che avevo cucito era stata un porta pastelli. Adesso invece ho imparato a cucire degli abiti per una sfilata! Dopo la fine di questo percorso proverò a continuare a cucire abiti anche se è molto difficile trovare un lavoro in questo settore in Campania…”.