PNRR, ONLINE I NUOVI SITI INTERNET DELLE SCUOLE ITALIANE

DIDATTICA DIGITALE INTEGRATA

PNRR, ONLINE I NUOVI SITI INTERNET DELLE SCUOLE ITALIANE

Erogato il primo milione di euro alle 233 scuole che hanno già completato con successo il rifacimento del loro sito internet

Il Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, grazie alla collaborazione con il Ministero dell’istruzione e del Merito (MIM) prosegue il percorso di implementazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) dedicato alla digitalizzazione della PA. Oltre 6.800 scuole si sono candidate per ricevere risorse per adottare il modello standard di sito web istituzionale, realizzato per offrire a studenti, personale docente, personale ATA e genitori un punto di accesso semplice e accessibile a informazioni aggiornate e provenienti da fonte certa, istituzionale e riconoscibile.

A un anno dalla pubblicazione dei primi Avvisi, 233 scuole hanno già completato il rifacimento del loro sito Internet e hanno potuto ricevere le risorse del Dipartimento, per un totale di oltre 1,7 milioni di euro, come previsto dalla Misura 1.4.1 del PNRR (M1C1).

Stiamo proseguendo il percorso di attuazione del PNRR per digitalizzare la Pubblica Amministrazione. Con questo progetto puntiamo a migliorare la qualità e l’utilizzabilità dei servizi pubblici digitali semplificando, così, il rapporto tra cittadini e Pubblica Amministrazione. Questa misura del PNRR ha registrato un’ampia partecipazione, non solo da parte delle Scuole ma anche dei Comuni, che hanno prontamente risposto agli avvisi pubblicati su PA digitale 2026. In questa fase così delicata e decisiva per il PNRR e tutto il Paese, continueremo a lavorare al fianco degli Enti territoriali per fornire loro assistenza tecnica e operativa” dichiara il Sottosegretario di Stato con delega all’Innovazione tecnologica, Alessio Butti.

Il processo di digitalizzazione della scuola è uno degli obiettivi principali del mio Ministero, grazie a questo stanziamento abbiamo fatto un passo avanti nella giusta direzione. Implementare le nuove tecnologie digitali è indispensabile sia per semplificare il lavoro del personale degli istituti sia per garantire ai ragazzi un’istruzione adeguata ai nostri tempi. Internet, così come l’intelligenza artificiale, sono risorse fondamentali ma devono sempre essere messe al servizio della persona, che resta al centro di ogni progetto educativo, di lavoro e di vita” dichiara il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara.

Pagamenti trasparenti negli open data di PA digitale 2026. Grazie agli open data di PA digitale 2026 è possibile monitorare l’avanzamento dei progetti finanziati dagli Avvisi del PNRR gestiti dal Dipartimento per la trasformazione digitale.

VAI AGLI OPEN DATA

Visualizzando i file su Comuni e Scuole finanziate, è infatti possibile monitorare l’avanzamento delle singole progettualità, grazie al dato “Stato candidatura”, con i seguenti valori: A (ammesse al finanziamento in seguito a candidatura valida), R (rinunciato al finanziamento), E (ottenuto l’erogazione delle risorse per completamento del progetto)

La trasparenza dei dati pubblici è un presupposto fondamentale per migliorare in maniera continua le politiche nazionali e permettere a tutti di esercitare una cittadinanza piena e consapevole. Gli open data di PA digitale 2026 hanno l’obiettivo di aumentare la quantità e la qualità di informazioni disponibili sui fondi del PNRR dedicati alla digitalizzazione della Pubblica Amministrazione, gestiti dal Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

I siti internet delle scuole

Messo a disposizione tramite il sito di Designers Italia, in accordo con il Ministero dell’istruzione e del Merito e il Dipartimento per la trasformazione digitale, il modello di sito web è costruito in base alle necessità degli utenti. L’adozione del modello consente di ridurre i costi e i tempi di sviluppo dell’offerta digitale da parte delle scuole di primo e secondo grado, compresi gli istituti comprensivi, permettendo agli enti di concentrare le proprie risorse su contenuti e didattica.

Fonte: Dipartimento per la Trasformazione Digitale