Docenti tutor e orientatori nelle scuole secondarie di II grado: il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha firmato il decreto che stanzia 267 milioni di euro, per l’anno scolastico 2024-2025.
Il Ministero considera fondamentali le due figure per valorizzare i talenti di tutti gli studenti. Si tratta di un investimento strategico per il Paese, volto a non lasciare indietro nessuno, superare diseguaglianze sociali e territoriali e consentire a ogni giovane di potersi realizzare.
Entrambe le figure sono incanalate in un insieme di azioni che hanno lo scopo di aiutare chi è in difficoltà e al tempo stesso sostenere chi può invece correre. Azioni finalizzate ad aiutare i ragazzi, alla luce delle loro potenzialità e aspirazioni, a compiere scelte consapevoli per il proprio futuro scolastico e lavorativo. Inoltre, l’obiettivo è quello di agire prioritariamente sull’elevato disallineamento (mismatching) tra domanda e offerta del mondo del lavoro, al fine di valorizzare il capitale umano dei giovani inseriti nei percorsi scolastici del Sistema di Istruzione e Formazione Nazionale. Ma anche a diminuire il fenomeno della dispersione e l’aumento dei NEET (giovani che non studiano, né lavorano, né ricevono formazione).
CRITERI E RISORSE PER I DOCENTI TUTOR E ORIENTATORI
I criteri di ripartizione delle risorse tra le istituzioni scolastiche statali seguono il principio di proporzionalità legato al numero degli studenti iscritti per le classi terze, quarte e quinte per l’anno scolastico 2024-2025. Mentre le retribuzioni per le figure individuate dalle istituzioni scolastiche sono le seguenti:
- per i docenti che svolgono le funzioni di tutor, è previsto un compenso compreso tra un valore minimo pari a 1.589,68 euro lordi e un valore massimo pari a 2.725,16 euro lordi;
- per i docenti orientatori, è previsto un compenso sulla base della funzione espletata pari a 1.500,00 euro lordi.
I requisiti che le istituzioni scolastiche sono invitate ad osservare nell’individuazione delle figure vengono indicati esplicitamente dal decreto. Fra questi: funzioni e compiti assunti devono essere compatibili con le esperienze pregresse dei candidati; gli istituti devono essere disponibili ad assumere la figura per almeno un triennio scolastico.
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