AL 69° CIRCOLO DI BARRA IL “LETTERATOUR” DONA VOCE AI BIMBI DELLE PERIFERIE

AL 69° CIRCOLO DI BARRA IL “LETTERATOUR” DONA VOCE AI BIMBI DELLE PERIFERIE

— C’era una volta…
— Un re! — diranno subito i miei piccoli lettori.
— No, ragazzi, avete sbagliato. C’era una volta un pezzo di legno.

Conosciamo tutti l’inizio di quest storia, non è vero? La storia che tutti conosciamo, di un burattino che diventa un bimbo vero, dopo tante avventure e, sopratutto, dopo aver imparato a non dire bugie.

Al 69° Circolo Didattico di Barra, grazie a Scuola Viva, Pinocchio non dice Bugie. Ebbene sì, perché a seguito di tante ore passate insieme, di condivisione di esperienze di ogni giorno, da parte sia dei ragazzi, che dei genitori e delle insegnanti è nata una storia bellissima: la trasposizione del romanzo di Collodi in chiave moderna.

La nuova versione di Pinocchio, racconta le avventure di un bimbo che giunge dalla Siria, degli ostacoli che incontra, dei mangiafuoco e del gatto e la volpe che oggi ostacolano la crescita di un bimbo migrante o ancora, di un bimbo che vive alla periferia di una grande città. Per fortuna, il Pinocchio di Barra incontra anche non una ma tante fate, fate vere, anche se un pochino “sfatate“. Sono le mamme dei ragazzi dell’Istituto che, con le docenti, hanno, anche loro, affrontato un percorso di racconto e condivisione. Un’esperienza non facile, intensa e commovente che, comunque, al termine di Scuola Viva, hanno deciso di condividere con la loro città e il loro quartiere e, innanzitutto, con i propri figli.

In un contesto dove i bambini scontano il disagio socio-culturale delle loro famiglie e vivono gravi processi di esclusione, grazie a Scuola Viva e al progetto Letteratour. Sono state sistemate, ampliate e generalizzate a una vasta platea di studenti e genitori esperienze didattiche innovative e coinvolgenti, in uno spazio permanente, lo spazio del sogno e del racconto: La Fabbrica delle storie. Una casa colorata, più che una fabbrica, allestita in uno dei plessi della scuola dove i bambini hanno imparato a manipolare la parola scritta e parlata insieme ai linguaggi non verbali; dove hanno prodotto, creato e interpretato film, giochi teatrali e pittorici.

Tutti, tutti i prodotti “fabbricati sono stati mostrati, vissuti, condivisi con orgoglio ed emozione l’8 giugno, nella giornata finale e celebrativa del Letteratour. Per le strade, nei palazzi, nel parco comunale di Barra dalle voci squillanti di piccoli pinocchi e personaggi mascherati, confluiti poi tutti, con i canti del pluripremiato e allegrissimo coro della scuola, tra le mura di un’antica dimora: la Fabbrica, simbolo e presidio di una comunità che è davvero Viva e che ogni giorno va avanti, insieme.