IL KAMISHIBAI: IL TEATRO DELLE IMMAGINI, IN UNA SCATOLA. L’IDEA DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO “ADELAIDE-RISTORI” DI NAPOLI

Chi l’ha detto che per rappresentare una storia servono per forza un sipario, degli attori e un palcoscenico? Se si dispone della giusta quantità di creatività, pazienza e fantasia basta pure una scatola di scarpe. Lo hanno dimostrato in questi mesi di quarantena i bambini e le bambine dell’Istituto Comprensivo “Adelaide Ristori” di Napoli che attraverso il metodo del “Kamishibai” e l’uso di semplici scatole di carta hanno messo su delle vere e proprie rappresentazioni sceniche de “Il Piccolo Principe” di Antoine de Saint-Exupéry.

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Alla base dell’esperimento, dunque, il metodo narrativo giapponese del “Kamishibai” che attraverso una valigetta in legno nella quale vengono inserite delle tavole stampate sia davanti che dietro (da una parte il disegno, dall’altra il testo) permette di creare un vero e proprio “teatro di immagini”. Ed è così che gli alunni dell’IC Adelaide Ristori hanno messo in scena le avventure del “Piccolo Principe” dimostrando a insegnanti e genitori che un virus può “fermare” le attività didattiche ma niente e nessuno può fermare la fantasia dei bambini.